Come ci ha spiegato il nostro mastro birraio Diego Velonà in un articolo precedente, gli ingredienti base della birra artigianale sono: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. In base alla tipologia di acqua, di malto, di luppoli e di lieviti e di come sono assemblati, si ottengono birre diverse.
Oltre a quelli citati, possono essere utilizzati altri ingredienti per dare colore e carattere alla birra, per esempio il malto di frumento o di altri cereali. Per conferire aromi particolari, inoltre, non è impossibile trovare tra la lista degli ingredienti prodotti davvero inaspettati, come le ostriche nella Oyster Stout, il nero di seppia nella Squid Ink, il burro di arachidi nella Peanut Butter Raincloud di Foolproof Brewing Company, banana, cocco o mango nella Mongozo.
Sicuramente per le produzioni industriali vengono utilizzati ingredienti di qualità più scadente, ma questa non è l’unica differenza. Nelle birre industriali a volte vengono inserite anche materie prime che non si trovano nelle birre artigianali, per esempio il glicole propilenico, agente antigelo usato come conservante, solfiti aggiunti, riso, che è un amido più economico, vitamina C, aromi non naturali.
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