Durante la cotta live di Golden Ale, Velonà ci ha spiegato e ha mostrato al pubblico come si fa la birra. L’evento si è svolto martedì 12 marzo al Beer Shock di Viterbo
Come si fa la birra? Di certo è una domanda che vi siete posti almeno una volta nella vita! E come voi, anche le persone che martedì 12 marzo hanno assistito alla cotta live di Golden Ale a cura di Diego Velonà, mastro birraio del Birrificio Turan di Bagnaia. L’evento si è svolto al Beer Shock, in via S. Bonaventura n. 36 a Viterbo, in occasione dell’Italy Beer Week, ossia la settimana dedicata alla birra artigianale.
Cotta live di Golden Ale
La cotta è la produzione di mosto, che al Beer Shock è avvenuta in piccolo, in proporzione di circa un cinquecentesimo rispetto a quanto succede al birrificio. Per il resto, è stato prodotto un mosto identico a quello del birrificio. Stessa cotta, stesse materie prime, stessi strumenti di misurazione, stessa cura. La cotta dimostrativa è stata di Golden Ale, il biglietto da visita del Birrificio Turan. Una birra chiara e molto profumata, con una facilissima beva. Insomma, per tutti. I clienti hanno potuto assaggiare la Golden Ale alla spina e scoprire che gusto ha dopo la fermentazione.
Come si fa la birra?
L’ha spiegato il mastro birraio del Birrificio Turan, Diego Velonà, proprio durante la cotta: “Nella cotta l’elemento principale è l’acqua, che deve avere certo tipo di PH e una determinata durezza e deve essere priva di cloro. In birrificio abbiamo acqua di partenza buona e dei filtri a carboni attivi e sabbia che servono a rimuovere la parte materica e il cloro, nemico della birra. Per la cotta live stiamo utilizzando un’acqua minerale che ha un PH neutro e una durezza equilibrata. Dal birrificio abbiamo portato i malti, che di norma si presentano in chicchi interi, ma noi li abbiamo preventivamente macinati per metterli in infusione e far sì che avvenissero le amilasi, ossia la trasformazione di amidi in zuccheri. Di questi zuccheri, alcuni vengono trasformati in alcol, gli altri rimangono in forma complessa e daranno corpo alla birra, una bevanda che rispetto ad altre ha proprio la caratteristica di essere ‘mangia e bevi’. Altri ingredienti fondamentali sono i luppoli, che durante la bollitura daranno aroma e amaro alla birra“.
Da home brewing a mastro birraio
La carriera del nostro mastro birraio Diego Velonà è iniziato nel 2007 con un corso di degustazione di birra patrocinato da Slow Food: “Da lì è partita la mia passione. Ho cominciato con l’home brewing con cotte piccole piano piano più grandi, poi nel 2010 ho aperto il Beer Shock. Nel 2012 sono entrato come aiuto birraio al Birrificio Turan e ho fatto la gavetta. Ho fatto altre esperienze, poi nel 2019 sono tornato in Turan come mastro birraio. C’è stato un restyling societario e di ricette e abbiamo dato l’impronta che c’è anche oggi. Mi danno libertà di scegliere che ricette fare e come farle, ma è chiaro che il nostro obiettivo è quello di raggiungere un pubblico più ampio possibile. Le nostre birre sembrano semplici, però sono molto complesse. Tutto è studiato nel dettaglio, dalle etichette agli ingredienti, e al cliente arriva un prodotto di qualità che può gustarsi e godersi con spensieratezza“.