Birra cruda: tutto quello che c’è da sapere su questa bevanda. Per esempio: la birra cruda fa male? Scoprilo leggendo l’articolo!
Birra cruda: significato
La birra cruda è una birra artigianale che non viene sottoposta al processo di pastorizzazione, un procedimento ampiamente utilizzato nelle produzioni industriali. La pastorizzazione consiste nel portare la birra a una temperatura di circa 60°C, con l’obiettivo di eliminare microrganismi come batteri, funghi e lieviti residui, che altrimenti potrebbero alterarne le caratteristiche organolettiche e causarne il deterioramento. In questo modo si preservano i sapori e gli aromi, il prodotto dura di più e si conserva meglio.
Proprietà benefiche
Quella cruda, non essendo pastorizzata, può essere considerata una birra “viva”, che contiene microrganismi utili al nostro benessere e mantiene intatte tutte le proprietà organolettiche e biologiche, sebbene richiede qualche accortezza in più per la conservazione. Ma quali sono le sue proprietà? Per esempio, contiene vitamina B9, B12 e acido folico. Inoltre, non provoca picchi glicemici nel sangue ed è ricca di polifenoli, antiossidanti naturali e alleati preziosi per il sistema cardiovascolare. Favorisce anche l’attività intestinale grazie alla flora batterica. Quindi fa male? La risposta è: assolutamente no! Anzi, come abbiamo appena visto, ha molti benefici.
Cruda e non filtrata: che differenza c’è?
Facciamo una premessa: tutte le birre industriali, così come sono pastorizzate, sono anche filtrate, in modo da avere un aspetto limpido e trasparente. La filtrazione della birra, infatti, è un procedimento che separa i depositi di lievito e le particelle grossolane. Le birre artigianali non vengono filtrate, così da preservare il loro gusto intenso e caratteristico. Ecco un’altra differenza con le birre industriali. È importante conoscere la differenza tra la birra cruda e quella non filtrata, perché mentre tutte le birre crude sono non filtrate, può succedere che alcune birre non filtrate siano sottoposte a pastorizzazione.