San Patrizio a Viterbo, quale occasione migliore di per gustare della buona birra artigianale insieme a un’ottima cena irlandese? L’appuntamento è per il 16 marzo alle ore 20 presso la Club House di Colle Diana.
St. Patrick’s Day
Per il San Patrizio a Viterbo, la serata a Colle Diana intitolata St. Patrick’s Day prevede una cena a base di stufato di manzo cotto nella birra Turan Sfumatura e contorno di purè e verdure pastellate in puro stile irlandese. Per i bambini è previsto un menù a parte: nuggets di pollo e patatine fritte a 10 euro a bambino. Il costo per gli adulti è di 15 euro a persona, bevande escluse. La cena tipica irlandese si sposa benissimo con la selezione di birre artigianali Turan, infatti sarà possibile aggiungerne una al proprio piatto al costo di 5 euro. Ecco le birre che si potranno degustare: Sfumatura, White e Ipa.
IMPERIAL STOUT
È una birra scura, quasi impenetrabile alla vista, con una schiuma color cappuccino che si presenta compatta e persistente.
All’olfatto si mostra ricca di sentori di caffè tostato, cappuccino, cacao, e note di fumo di legni nobili che le regalano una buona complessità.
Una volta in bocca lascia spazio ad un evidente aroma di malto equilibrato, la luppolatura res1tuisce di contrasto ai sentori affumicati note fresche e balsamiche; nel finale lungo emerge piacevole l’amaro.
Da abbinare ai dolci come pure a carni stufate, con i suoi 8 gradi alcolici la Sfumatura è altresì un piacere da bere assoluta in meditazione.
S1le di origine belga, fatta con frumento e lieviti speciali di ultima generazione, la White è la risposta a chi chiede una birra fresca, dissetante e non amara.
Dal colore chiarissimo, leggermente opalescente, presenta una schiuma bianca e compatta. Il primo sorso si fa spazio tra la schiuma vellutata, dono del frumento, per regalarci il piacere di una birra secca, leggermente sapida che ci rimanda subito al mare d’estate.
Al naso emergono note citriche, con richiami allo zenzero e coriandolo. Ci lasceremo trasportare dai sentori di spezie frutto dei lieviti che la caratterizzano.
Al palato la freschezza fa da padrona; il brio delle bollicine misto alla naturale acidità del frumento, sono il connubio perfetto per appagare la nostra sete e lasciarci la bocca pulita.
Sicuramente la nostra birra più versatile, per i palati meno o più esigenti. Per sua natura è un piacere berla da sola come pure accompagnata ad una frittura di pesce, magari in riva al mare…
INDIA PALE ALE
Nulla a che fare con l’India.
Stile di origine inglese, diventato noto negli ultimi anni per la sua declinazione americana, molto più luppolata rispetto alle produzioni originali britanniche.
Birra dal colore giallo carico, uno degli stili di birra più conosciuto anche fra i non appassionati, icona del mondo artigianale, amato per le sue luppolature decise e importanti.
Al naso non passa inosservata, i luppoli americani usati conferiscono note intense e persistenti di agrumi e frutta tropicale. Al palato ritroviamo gli stessi sentori fruttati, che sfociano nel resinoso e sono accompagnati da un corpo maltato rotondo e da un amaro deciso e importante.
Rispetta i canoni delle migliori IPA e per questo rappresenta un validissimo prodotto per coprire l’ormai indispensabile richiesta per questo stile di birra all’interno di una offerta artigianale.
Curiosità su San Patrizio
Perché San Patrizio, a Viterbo e non solo, si festeggia il 17 marzo? Il 17 marzo 461 è la data di morte di San Patrizio, nato nel 385 con il nome di Maewyin Succat. Era scozzese, ma a 16 anni venne catturato dai pirati irlandesi e venduto come schiavo a re Dalriada, capo di un territorio che abbracciava parte della Scozia e dell’Irlanda. Fuggì, si fece diacono adottando il nome latino di Patrizio e divenne vescovo. Dopo poco Papa Celestino I gli diede il compito di evangelizzare le terre irlandesi, missione a cui Patrizio si dedicò tutta la vita, favorendo la contaminazione tra elementi cristiani e celtici pagani. La festa, quindi, nasce per celebrare l’arrivo del Cristianesimo in Irlanda proprio grazie a Patrizio.